lunedì 4 gennaio 2016

COMING OUT: JEY

C O M I N G  O U T
JEY

Ragazzi, il coming out.
Una delle cose più importanti per un ragazzo non proprio etero che cerca, in un certo senso, la libertà.

Molta gente mi dice: “MA CHE PROBLEMI HAI A DIRE CHE SEI GAY IN GIRO? MA CHE BISOGNO C’E’ DI FARSI VEDERE IN QUESTO MODO? Tienitelo per te che se lo sanno ti possono fare del male. MA HAI SENTITO COSA HANNO FATTO A QUEL RAGAZZO?”
MA CHE PROBLEMI AVETE VOI. A PARTE CHE POI SELEZIONI LE PERSONE CON CUI USCIRE ALLO SCOPERTO, MICA TI ZACCHI UN MEGAFONO IN BOCCA MENTRE SEI IN PIAZZA E DICI “OH, ASCOLTATE, MI PIACE IL CAZZO”
La gente che non sa minimamente cosa voglia dire.


Prima del mio primo coming out stavo scoppiando. Scoppiando perché non sapevo come inserirmi in discorsi in cui avrei potuto mettere parola, perché dovevo agire sempre in incognito da solo per quanto riguarda stalkerare ragazzi (intanto lo fate pure voi) , perché sei forzato a reprimere i tuoi gusti, sentimenti e sensazioni, e questo in diversi ambiti (a scuola, a casa, in palestra…)  Fingevo, fingevo sempre E QUESTO TI FA ANDARE FOTTUTAMENTE FUORI DI TESTA. Ero nervoso con tutti perché avevo questa cosa dentro e avevo bisogno che qualcuno mi dicesse magari “Guarda, hai ragione, quel ragazzo è veramente gnocco” anziché sentire persone che ti dicono “FROCIO, STACCATI”. Avevo bisogno di persone disseminate per la città con cui parlare apertamente, senza filtri. Ti aiuta molto ad essere ancora più selettivo con le amicizie.

E diciamocelo poi, la ricerca dell’anima gemella è uno di quei punti che assumono più importanza nella vita. E quindi far sapere il proprio orientamento sessuale non è proprio una cazzata. E’ logico che però si debba fare tutto con molta discrezione.

E poi la cosa si complica nel caso in cui tu sia una persona che non manifesta comportamenti o che non ha un immagine attribuibile ad un tipico ragazzo omosessuale. QUINDI DEVI FARE PER FORZA COMING OUT CON QUALCUNO CHE HA AMICI GAY (poi si espande la voce tra di loro) O CONOSCERE QUALCHE RAGAZZO DIRETTAMENTE. Questo per quanto riguarda trovarsi un ragazzo. 
*EHM EHM*   
Gnocco.

Feci il mio primo coming out l’anno scorso, con il mio ex migliore amico.
Ogni volta che lo vedevo ci pensavo ed ero sempre più convinto che in lui ci fosse una persona con cui liberarmi.
Era la sera del 23 settembre e stavamo ritornando a casa. Io zitto come un coglione perché cercavo un modo per dirglielo. Arriviamo sotto casa sua e lui si chiedeva perché stessi muto a guardare nel vuoto.
Il cuore mi batteva molto forte e tremavo, tremavo tanto.
Mi sono girato e gli ho detto “ti devo dire che sono bisessuale”.
E lui mi disse “ah, guarda per me non cambia niente. Non ho niente contro. Beh, ora vado che devo salire. Ciao.”
E io “ah, ok. Ciao”
E poi ricordo di essere andato alla fermata del tram con un capogiro terribile e tipo spasmi. Stavo molto male. Non avendo avuto tempo per parlarci, non ero molto sicuro che per lui non fosse cambiato niente. E invece continuò a comportarsi proprio come se nulla fosse.

COMUNQUE GRAZIE PER AVERMI ACCOMPAGNATO ALLA FERMATA. STRONZO.

LIBEROOOO YYYAAAS.
Ma la verità è che non mi sentivo proprio così libero, perché frequentando anche altra gente, solo lui sapeva della mia bisessualità, mi sentivo ancora legato.

Due settimane dopo arriva quella pezza di merda di Buffy.
“Mi piacciono le ragazze”
“E io sono bisex”
*si prendono per mano e saltellano in giro mentre partono di prepotenza arcobaleni dallo sfondo*
AI NO SCUSATE MA QUESTA GIF LA DOVEVO METTERE HAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHHAHAH COSA CAZZO E'

E quindi niente. Ho trovato tipo l’oro. Una persona che mi capiva, che sentiva i miei stessi sentimenti. 
Ho avuto un sacco di fortuna.
Con Buff abbiamo tipo progettato un percorso per farci conoscere: un sacco di coming out in diversi imbiti, abbiamo iniziato a frequentare posti con gente molto gaya, siamo andati al nostro primo gay pride e comunque abbiamo un po’ fatto trasparire la cosa, sennò non capisce un cazzo nessuno.
E HA FUNZIONATO.

Poi, il coming out in famiglia.
BEH, per me è stato semplice, vivo con persone molto aperte, compreso mio padre (che la maggio rparte delle volte è tipo il tiranno di casa). Quindi non so. Penso che in caso di omofobia in casa bisognerebbe trovare amici in grado di rendere tutto più easy, o anche sentire qualcuno che ti possa tranquillizzare.

Beh, io ho completato il mio post.
NON NEGO CHE CI SIANO STATE COMPLICAZIONI DURANTE LA SCRITTURA DOVUTE AD UNA SERIE DI COSE.
Ce la faremo a scriverne uno in santa pace?
NO, QUESTA E’ LA RISPOSTA.
Per chi volesse sfogarsi, parlarmi, chiedermi approfondimenti o consigli mi scriva tranquillamente, oppure commenti sul blog.


Jey Ω

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